PREGIUDIZIALITA’ DELL’AZIONE DI DISCONOSCIMENTO DI PATERNITA’ RISPETTO ALL’AZIONE DI ACCERTAMENTO – Corte di Cassazione Civile, Sez. Unite, Sentenza n. 8268/23 del 22.03.23

PREGIUDIZIALITA’ DELL’AZIONE DI DISCONOSCIMENTO DI PATERNITA’ RISPETTO ALL’AZIONE DI ACCERTAMENTO

Corte di Cassazione Civile, Sez. Unite, Sentenza n. 8268/23 del 22.03.23

Il giudizio di disconoscimento di paternità è pregiudiziale rispetto a quello in cui viene richiesto l’accertamento di altra paternità così che, nel caso della loro contemporanea pendenza, si applica l’istituto della sospensione per pregiudizialità ex art. 295 c.p.c..

Sentenza Corte di Cassazione

OBBLIGO DI MANTENIMENTO DEL FIGLIO DALLA NASCITA – Corte di Cassazione Civile, Sez. Prima, Ordinanza n. 3661/23 del 07.02.23

OBBLIGO DI MANTENIMENTO DEL FIGLIO DALLA NASCITA

Corte di Cassazione Civile, Sez. Prima, Ordinanza n. 3661/23 del 07.02.23

L’obbligo di concorrere al mantenimento del figlio trova la sua ragione giustificatrice nello status di genitore, la cui efficacia retroattiva è datata al momento della nascita del figlio, per cui l’obbligo dei genitori di mantenere i figli (artt. 147 e 148 c.c. e art. 316 bis c.c.) sussiste per il solo fatto di averli generati e prescinde da qualsiasi domanda giudiziale. Con la ulteriore conseguenza che, anche nell’ipotesi in cui al momento della nascita il figlio sia riconosciuto da uno solo dei genitori, tenuto perciò a provvedere per intero al suo mantenimento, per ciò stesso non viene meno l’obbligo dell’altro genitore per il periodo anteriore alla pronuncia della dichiarazione giudiziale di paternità o maternità naturale, proprio perché il diritto del figlio naturale ad essere mantenuto, istruito ed educato, nei confronti di entrambi i genitori, è sorto fin dalla sua nascita.

Ordinanza Corte di Cassazione

MINORE E FREQUENTAZIONE PARITETICA DEI GENITORI – REVOCA DELL’ASSEGNAZIONE DELLA CASA FAMILIARE – Corte di Cassazione Civile, Sez. Prima, Ordinanza n. 5738/23 del 24.02.23

MINORE E FREQUENTAZIONE PARITETICA DEI GENITORI – REVOCA DELL’ASSEGNAZIONE DELLA CASA FAMILIARE

Corte di Cassazione Civile, Sez. Prima, Ordinanza n. 5738/23 del 24.02.23

In tema di affidamento condiviso, il provvedimento di revoca della casa familiare non può costituire un effetto automatico dell’esercizio paritetico del diritto di visita, dovendo il giudice di merito valutare se il mutamento del regime giuridico dell’assegnazione della casa familiare realizzi un maggior benessere del minore. (Nella specie, la S.C. ha cassato la decisione della corte territoriale che, nel disporre un regime di affido condiviso del minore con diritto di visita paritetico, aveva revocato l’assegnazione della casa familiare alla madre, ove il minore, in età prescolare, era cresciuto, senza valutare l’interesse di quest’ultimo a non veder modificato il proprio habitat domestico).

AUTONOMIA CONTRATTUALE – LIMITI (ART. 1322 C.C.) – Corte di Cassazione Civile, Sez. Unite, Sentenza n. 5657/23 del 23.02.23

AUTONOMIA CONTRATTUALE – LIMITI (ART. 1322 C.C.)

Corte di Cassazione Civile, Sez. Unite, Sentenza n. 5657/23 del 23.02.23

Le Sezioni Unite Civili hanno affermato i seguenti principi:

  1. a) il giudizio di “immeritevolezza” di cui all’art. 1322, comma 2, c.c. va compiuto avendo riguardo allo scopo perseguito dalle parti e non alla convenienza, né alla chiarezza, né alla aleatorietà del contratto;
  2. b) la clausola inserita in un contratto di leasing – la quale preveda che: a) la misura del canone vari in funzione sia delle variazioni di un indice finanziario, sia delle fluttuazioni del tasso di cambio tra la valuta domestica ed una valuta straniera; b) l’importo mensile del canone resti nominalmente invariato e i rapporti di dare/avere tra le parti dipendenti dalle suddette fluttuazioni siano regolati a parte – non è un patto immeritevole ex art. 1322 c.c., né costituisce uno “strumento finanziario derivato” implicito e, quindi, la relativa pattuizione non è soggetta alle previsioni del d.lgs. n. 58 del 1998

Sentenza Corte di Cassazione

PROTOCOLLO D’ INTESA SUL PROCESSO CIVILE IN CASSAZIONE – Protocollo d’intesa del 01.03.23 tra la Corte Suprema di Cassazione, la Procura Generale della Corte di Cassazione, l’Avvocatura Generale dello Stato e il Consiglio Nazionale Forense

PROTOCOLLO D’ INTESA SUL PROCESSO CIVILE IN CASSAZIONE

Protocollo d’intesa del 01.03.23 tra la Corte Suprema di Cassazione, la Procura Generale della Corte di Cassazione, l’Avvocatura Generale dello Stato e il Consiglio Nazionale Forense

Il 1° marzo 2023 la Corte Suprema di cassazione, la Procura Generale della Corte di cassazione, l’Avvocatura Generale dello Stato e il Consiglio Nazionale Forense hanno siglato il “Protocollo d’intesa sul processo civile in cassazione”. Il decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 149 ha infatti comportato una rilevante riforma del processo civile in cassazione, estendendo e rafforzando il processo civile telematico e sottolineando il ruolo fondamentale dei principi di chiarezza e sinteticità degli atti e di collaborazione tra le parti e il giudice.

Protocollo d’intesa sul Processo Civile in Cassazione

RESPONSABILITA’ DEL PROPRIETARIO DEL SITO INQUINATO – Corte di Cassazione Civile, Sez. Unite, Sentenza n. 3077/23 del 01.02.23

RESPONSABILITA’ DEL PROPRIETARIO DEL SITO INQUINATO

Corte di Cassazione Civile, Sez. Unite, Sentenza n. 3077/23 del 01.02.23

Al proprietario che non abbia causato l’inquinamento sono inapplicabili i criteri di imputazione della responsabilità di cui agli artt. 2050 e 2051 c.c., dal momento che la disciplina definita nella parte quarta del c. amb. per la bonifica dei siti contaminati ha carattere di specialità rispetto alle norme del codice civile, contemplando, a tale proposito, la specifica posizione del proprietario/gestore incolpevole e trovando applicazione nei confronti del responsabile dell’inquinamento (in base al principio “chi inquina paga” di cui alla Direttiva 2004/35/CE), a titolo di dolo o colpa; ne consegue che l’obbligo di adottare le misure utili a fronteggiare la situazione di inquinamento rimane unicamente a carico di colui che di tale situazione sia stato responsabile per avervi dato colposamente o dolosamente causa, non potendosi addossare al proprietario incolpevole dell’inquinamento alcun obbligo né di bonifica, né di messa in sicurezza.

Sentenza Corte di Cassazione

PRINCIPIO DI NON DISPERSIONE DELLA PROVA DURANTE I DIVERSI GRADI DI GIUDIZIO – Corte di Cassazione Civile, Sez. Unite, Sentenza n. 4835/23 del 16.02.23

PRINCIPIO DI NON DISPERSIONE DELLA PROVA DURANTE I DIVERSI GRADI DI GIUDIZIO

Corte di Cassazione Civile, Sez. Unite, Sentenza n. 4835/23 del 16.02.23

Il principio di “non dispersione (o di acquisizione) della prova”, operante anche per i documenti – prodotti sia con modalità telematiche che in formato cartaceo -, comporta che il fatto storico in essi rappresentato si ha per dimostrato nel processo, costituendo fonte di conoscenza per il giudice e spiegando un’efficacia che non si esaurisce nel singolo grado di giudizio, né può dipendere dalle successive scelte difensive della parte che li abbia inizialmente offerti in comunicazione.

Allorché la parte abbia ottemperato all’onere processuale di compiere nell’atto di appello o nella comparsa di costituzione una puntuale allegazione del fatto rappresentato dal documento cartaceo prodotto in primo grado, del quale invochi il riesame in sede di gravame, e la controparte neppure abbia provveduto ad offrire in comunicazione lo stesso nel giudizio di secondo grado, sarà quest’ultima a subire le conseguenze di tale comportamento processuale, potendo il giudice, il quale ha comunque il dovere di ricomporre il contenuto di una rappresentazione già stabilmente acquisita al processo, ritenere provato il fatto storico rappresentato dal documento nei termini specificamente allegati nell’atto difensivo.

Sentenza Corte di Cassazione

ABBANDONO DEL MINORE: MANCATA AUDIZIONE DEI PARENTI – Corte di Cassazione Civile, Prima Sezione, Sentenza n. 2072/23 del 24.01.23

ABBANDONO DEL MINORE: MANCATA AUDIZIONE DEI PARENTI

Corte di Cassazione Civile, Prima Sezione, Sentenza n. 2072/23 del 24.01.23

In tema di dichiarazione dello stato di adottabilità del minore, i genitori dell’adottando, ove esistenti, sono le sole parti necessarie e formali dell’intero procedimento e quindi litisconsorti necessari anche nel giudizio di appello, quand’anche in primo grado non si siano costituiti, nonché unici soggetti a dover essere obbligatoriamente sentiti, poiché la convocazione dei parenti entro il quarto grado è richiesta solo in mancanza dei genitori e sempre che tali familiari abbiano rapporti significativi con il minore, sicché, ove i genitori del minore siano stati già sentiti nel corso del giudizio, la mancata audizione di parenti entro il quarto grado, per di più in difetto di specifiche indicazioni circa la sussistenza di rapporti significativi intrattenuti con il minore, non può avere conseguenza alcuna sulla legittimità del procedimento.

Sentenza Corte di Cassazione

DIRITTO DI VISITA DEI NONNI AI NIPOTI: NESSUNA COSTRIZIONE DEI MINORI – Corte di Cassazione Civile, Prima Sezione, Ordinanza n. 2881/23 del 31.01.23

DIRITTO DI VISITA DEI NONNI AI NIPOTI: NESSUNA COSTRIZIONE DEI MINORI

Corte di Cassazione Civile, Prima Sezione, Ordinanza n. 2881/23 del 31.01.23

L’art. 317-bis cod. civ. non può che derivare da una relazione positiva, gratificante e soddisfacente del bambino con l’ascendente ed implica, di conseguenza, una spontaneità di relazione e non una coercizione.

Il mantenimento di rapporti significativi, perciò, non può essere assicurato tramite la costrizione del bambino, attraverso un’imposizione manu militari di una relazione sgradita e non voluta, cosicché nessuna frequentazione può essere disposta a dispetto della volontà manifestata da un minore che abbia compiuto i dodici anni o che comunque risulti capace di discernimento, ex art. 336-bis cod. civ.

Ordinanza Corte di Cassazione

RACCOLTA DELLE RELAZIONI DELLA CORTE DI CASSAZIONE CIVILE SULLA RIFORMA “CARTABIA” – Corte di Cassazione Civile Raccolta Relazioni illustrative del 24.01.23

RACCOLTA DELLE RELAZIONI DELLA CORTE DI CASSAZIONE CIVILE SULLA RIFORMA “CARTABIA”

Corte di Cassazione Civile Raccolta Relazioni illustrative del 24.01.23

Raccolta delle relazioni illustrative della Corte di Cassazione civile sulla nuova riforma del processo civile.

Relazioni sulle novità normative della riforma “CARTABIA” Diritto e Procedura Civile 2023