BENI DESTINATI ALL’ESERCIZIO DI IMPRESA DA UNO DEI CONIUGI – SCIOGLIMENTO DELLA COMUNIONE – DIRITTO DI CREDITO DEL CONIUGE NON IMPRENDITORE – Cassazione civile, Sez. Unite, Sentenza n. 15889/22 del 17.05.22

BENI DESTINATI ALL’ESERCIZIO DI IMPRESA DA UNO DEI CONIUGI – SCIOGLIMENTO DELLA COMUNIONE – DIRITTO DI CREDITO DEL CONIUGE NON IMPRENDITORE

Cassazione civile, Sez. Unite, Sentenza n. 15889/22 del 17.05.22

Nel caso di impresa riconducibile ad uno solo dei coniugi costituita dopo il matrimonio, e ricadente nella cd. comunione “de residuo”, al momento dello scioglimento della comunione legale, all’altro coniuge spetta un diritto di credito pari al 50% del valore dell’azienda, quale complesso organizzato, determinato al momento della cessazione del regime patrimoniale legale, ed al netto delle eventuali passività esistenti alla medesima data.

Sentenza Corte di Cassazione

DIVORZIO E ASSEGNAZIONE DELLA CASA FAMILIARE – INSUSSISTENZA – Cassazione civile, Prima Sezione Civile, Ordinanza n. 10453/22 del 31.03.22

DIVORZIO E ASSEGNAZIONE DELLA CASA FAMILIARE – INSUSSISTENZA

Cassazione civile, Prima Sezione Civile, Ordinanza n. 10453/22 del 31.03.22

In materia di divorzio, l’assegnazione della casa familiare all’ex coniuge affidatario prevista dall’art. 6, comma sesto, della legge 1970, n. 898 (come sostituito dall’art. 11 della legge 6 marzo 1987, n. 74) risponde all’esigenza di conservare l’habitat domestico, inteso come il centro degli affetti, degli interessi e delle consuetudini in cui si esprime e si articola la vita familiare. Pertanto, ove manchi tale presupposto, per essersi i figli già sradicati dal luogo in cui si svolgeva l’esistenza della famiglia – indipendentemente dalla possibilità di una ipotetica riunione degli stessi al genitore già affidatario – viene meno la ragione dell’applicazione dell’istituto in questione. Tale istituto non può trovare giustificazione nella circostanza che il coniuge già affidatario sia comproprietario dell’immobile in questione, salvo che ricorra un accordo, anche tacito, tra le parti. In caso contrario, i rapporti tra gli ex coniugi continueranno ad essere regolati dalle norme sulla comunione, e in particolare, dall’art. 1102 c.c..

Ordinanza Corte di Cassazione

COSTRUZIONE SOPRA L’ULTIMO PIANO E DIRITTO ALL’INDENNIZZO – Cassazione civile, Seconda Sezione Civile, Ordinanza n. 12202/22 del 14.04.22

COSTRUZIONE SOPRA L’ULTIMO PIANO E DIRITTO ALL’INDENNIZZO

Cassazione civile, Seconda Sezione Civile, Ordinanza n. 12202/22 del 14.04.22

In tema di condominio, la proprietà della colonna d’aria (cioè lo spazio sovrastante il lastrico solare), non costituendo oggetto di diritti e quindi di proprietà autonoma rispetto a quella del lastrico solare, va intesa come il diritto del proprietario di quest’ultimo di utilizzare tale spazio mediante sopraelevazione; ciò peraltro non comporta l’esonero dall’obbligo di corrispondere agli altri condomini l’indennità prevista dall’art. 1127 c.c., salvo che non vi sia rinunzia a quest’ultima da parte di tutti i proprietari dei piani sottostanti.

Ordinanza Corte di Cassazione

ADOZIONE DEL CONIUGE DI UNO DEI GENITORI DEL MINORE CONVIVENTE E INTERESSE DEL MINORE – Cassazione civile, Prima Sezione Civile, Sentenza n. 10989/22 del 05.04.22

ADOZIONE DEL CONIUGE DI UNO DEI GENITORI DEL MINORE CONVIVENTE E INTERESSE DEL MINORE

Cassazione civile, Prima Sezione Civile, Sentenza n. 10989/22 del 05.04.22

Non costituisce ostacolo all’adozione del minore, ex art. 44, comma 1, lett. b), della l. n. 184 del 1983, da parte del coniuge di uno dei genitori con lui convivente, la circostanza che il minore mantenga comunque rapporti con l’altro genitore, impossibilitato a far fronte al mantenimento, poiché, anzi, in questi casi, l’adozione realizza appieno l’interesse del fanciullo, che è perfettamente inserito nel nuovo ambiente familiare e vede riconosciuti i legami parentali con la famiglia dell’adottante, senza che siano esclusi quelli con la famiglia del genitore biologico, in conformità alle ragioni di cui alla sentenza della Corte cost. n. 79 del 2022, che ha dichiarato costituzionalmente illegittimo l’art. 55 della l. n. 184 del 1983, nella parte in cui ha escluso, nell’adozione in casi particolari, ogni rapporto civile tra l’adottato e i parenti dell’adottante.

Sentenza Corte di Cassazione

ILLEGITTIME LE NORME CHE ATTRIBUISCONO AUTOMATICAMENTE IL COGNOME DEL PADRE AI FIGLI – Comunicato stampa della Corte Costituzionale del 27.04.22

ILLEGITTIME LE NORME CHE ATTRIBUISCONO AUTOMATICAMENTE IL COGNOME DEL PADRE AI FIGLI

Comunicato stampa della Corte Costituzionale del 27.04.22

La Corte costituzionale, riunita in camera di consiglio, ha esaminato le questioni di legittimità costituzionale sulle norme che regolano, nell’ordinamento italiano, l’attribuzione del cognome ai figli. In particolare, la Corte si è pronunciata sulla norma che non consente ai genitori, di comune accordo, di attribuire al figlio il solo cognome della madre e su quella che, in mancanza di accordo, impone il solo cognome del padre, anziché quello di entrambi i genitori.

In attesa del deposito della sentenza, la Corte costituzionale fa sapere che le norme censurate sono state dichiarate illegittime per contrasto con gli articoli 2, 3 e 117, primo comma, della Costituzione, quest’ultimo in relazione agli articoli 8 e 14 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

Comunicato Stampa Corte Costituzionale

BONUS EDILIZI: SOGGETTI LEGITTIMATI ALLA DETRAZIONE – Cassazione civile, Sesta Sezione Civile, Sentenza n. 5584/22 del 21.02.22

BONUS EDILIZI: SOGGETTI LEGITTIMATI ALLA DETRAZIONE

Cassazione civile, Sesta Sezione Civile, Sentenza n. 5584/22 del 21.02.22

L’accertamento che il titolo che legittimava il contribuente alla detrazione era costituito dall’essere un “familiare” (coniuge e parenti entro il terzo grado ed affini entro il secondo) convivente con l’intestataria dell’immobile, prescinde dalla verifica della detenzione da parte dello stesso contribuente dell’abitazione in questione a titolo di contratto di comodato concluso con la proprietaria del bene.

Sentenza Corte di Cassazione

RISARCIMENTO DEL DANNO MORALE PER PERDITA DEL CONIUGE – SEPARAZIONE LEGALE E DI FATTO – Cassazione civile, Terza Sezione Civile, Sentenza n. 9010/22 del 21.03.22

RISARCIMENTO DEL DANNO MORALE PER PERDITA DEL CONIUGE – SEPARAZIONE LEGALE E DI FATTO

Cassazione civile, Terza Sezione Civile, Sentenza n. 9010/22 del 21.03.22

Con riguardo alla perdita del rapporto coniugale, in particolare, elementi idonei a far ritenere attenuata ovvero addirittura del tutto superata la presunzione di perdita di effettivi rapporti di reciproco affetto e solidarietà con il coniuge defunto, sotto il profilo dinamico-relazionale, sono stati ravvisati nella separazione, legale e/o di fatto, tra i coniugi stessi, ferma restando sempre la possibilità per il coniuge superstite di dimostrare la sussistenza di un vincolo affettivo particolarmente intenso nonostante la separazione, ovvero nell’assenza di convivenza, la quale, benché non costituisca, in generale, connotato minimo ed indispensabile per il riconoscimento del danno da perdita del rapporto parentale, è certamente rilevante almeno ai fini della determinazione del quantum debeatur.

Sentenza Corte di Cassazione

CALCOLO ASSEGNO DIVORZILE: IRRILEVANZA APPORTO FAMIGLIA DI ORIGINE – Cassazione civile, Sesta Sezione Civile, Ordinanza n. 6105/22 del 24.02.22

CALCOLO ASSEGNO DIVORZILE: IRRILEVANZA APPORTO FAMIGLIA DI ORIGINE

Cassazione civile, Sesta Sezione Civile, Ordinanza n. 6105/22 del 24.02.22

Ai fini della determinazione dell’assegno divorzile in favore dell’ex coniuge, dev’essere esclusa la rilevanza dell’entità dei patrimoni delle famiglie di appartenenza ovvero del loro apporto economico ai coniugi, trattandosi di ulteriore criterio non previsto dall’art. 5 L. 898/70.

Ordinanza Corte di Cassazione

LIQUIDAZIONE ONORARI AVVOCATO – PROCEDIMENTO SOMMARIO DI COGNIZIONE – Cassazione civile, Seconda Sezione Civile, Ordinanza n. 6321/22 del 25.02.22

LIQUIDAZIONE ONORARI AVVOCATO – PROCEDIMENTO SOMMARIO DI COGNIZIONE

Cassazione civile, Seconda Sezione Civile, Ordinanza n. 6321/22 del 25.02.22

In tema di procedimento speciale di liquidazione di onorari avvocato per prestazioni civili ex art. 14 d.lgs. n. 150 del 2011, qualora sia proposta una domanda (riconvenzionale, di compensazione o di accertamento incidentale) che amplii l’oggetto del giudizio, senza esorbitare dalla competenza del giudice adito, e che, prestandosi ad un’istruzione sommaria, sia trattata con il procedimento di cui all’art. 702-bis c.p.c., la relativa decisione deve essere impugnata con l’appello ai sensi dell’art. 702-quater c.p.c. e non con il ricorso immediato per cassazione, essendo quest’ultimo limitato alle sole controversie rientranti nella previsione del menzionato art. 14 e, dunque, a quelle di condanna del cliente al pagamento delle spettanze giudiziali di avvocato, già previste dall’art. 28, l. n. 794 del 1942.

Ordinanza Corte di Cassazione

VIOLAZIONE DELLA BIGENITORIALITÀ – OSTACOLO AI RAPPORTI CON IL FIGLIO – ALLONTANAMENTO DEL MINORE – Cassazione civile, Prima Sezione Civile, Ordinanza n. 9691/22 del 24.03.22

VIOLAZIONE DELLA BIGENITORIALITÀ – OSTACOLO AI RAPPORTI CON IL FIGLIO – ALLONTANAMENTO DEL MINORE

Cassazione civile, Prima Sezione Civile, Ordinanza n. 9691/22 del 24.03.22

La violazione del diritto alla bigenitorialità da parte del genitore che ostacoli i rapporti del figlio con l’altro genitore, e la conseguente necessità di garantire l’attuazione di tale diritto, non impongono necessariamente la pronuncia di decadenza del genitore malevolo dalla responsabilità genitoriale e l’allontanamento del minore dalla sua residenza, quali misure estreme che recidono ineluttabilmente ogni rapporto, giuridico, morale ed affettivo con il figlio, essendo necessaria la verifica, nell’interesse del minore, della possibilità che tale rimedio incontri, nel caso concreto, un limite nell’esigenza di evitare un trauma, anche irreparabile, allo sviluppo fisico-cognitivo del figlio, in conseguenza della improvvisa e radicale esclusione di ogni relazione con il genitore con il quale ha sempre vissuto, coltivando i propri interessi di bambino, e della correlata lacerazione di ogni consuetudine di vita.

Ordinanza Corte di Cassazione