REVOCA ASSEGNO DI MANTENIMENTO DELLA MOGLIE PER SOPRAGGIUNTA RELAZIONE AFFETTIVA – Cassazione civile, Sesta Sezione Civile, Ordinanza n. 12335/2021 del 31.05.21

REVOCA DELL’ASSEGNO DI MANTENIMENTO DELLA MOGLIE PER SOPRAGGIUNTA RELAZIONE AFFETTIVA

Cassazione civile, Sesta Sezione Civile, Ordinanza n. 12335/2021 del 31.05.21

L’esistenza per la parte richiedente (ex moglie) di un’unione stabile con un terzo, assimilabile all’unione coniugale, conduce a negare l’assegno. Nel caso di specie la ex-moglie che si fa garantire con fideiussione da un nuovo partner il pagamento del canone di locazione perde il diritto all’assegno divorzile. Ciò vale anche in assenza di una prova specifica di avere instaurato una nuova convivenza quale elemento indiziario insieme alla frequentazione del terzo.

Ordinanza Corte di Cassazione

AZIONE GIUDIZIARIA PER IL RISPETTO DELLE DISTANZE – Imprescrittibilità – Fondamento – Cassazione civile, Seconda Sezione Civile, Ordinanza n. 15142/2021 del 31.05.21

AZIONE GIUDIZIARIA PER IL RISPETTO DELLE DISTANZE – Imprescrittibilità – Fondamento

Cassazione civile, Seconda Sezione Civile, Ordinanza n. 15142/2021 del 31.05.21

I poteri inerenti al diritto di proprietà, incluso quello di esigere il rispetto delle distanze, non si estinguono per il decorso del tempo, salvi gli effetti dell’usucapione del diritto a mantenere la costruzione di distanza inferiore a quella legale: ne consegue che anche la domanda volta ad ottenere il rispetto delle distanze legali è imprescrittibile, trattandosi di azione reale modellata sullo schema dell’ “actio negatoria servitutis”, rivolta non ad accertare il diritto di proprietà dell’attore, ma a respingere l’imposizione di limitazioni a carico della proprietà suscettibili di dar luogo a servitù.

Ordinanza Corte di Cassazione

Interclusione del fondo – Accertamento con riferimento al fondo nel suo complesso – Passaggio di fatto su fondo alieno – Cassazione civile, Seconda Sezione Civile, Ordinanza n. 15116/2021 del 31.05.21

Interclusione del fondo – Accertamento con riferimento al fondo nel suo complesso – Passaggio di fatto su fondo alieno

Cassazione civile, Seconda Sezione Civile, Ordinanza n. 15116/2021 del 31.05.21

In tema di costituzione di servitù coattiva di passaggio, il presupposto dell’interclusione, da accertare con riferimento al fondo dominante nella sua interezza, non è escluso dal passaggio esercitato, di fatto, su un fondo appartenente a terzi, occorrendo all’uopo, al contrario, che esista un diritto reale (“iure proprietatis” o “servitutis”) di passaggio, che soddisfi le esigenze per le quali si agisca per la costituzione della servitù, anche se insufficiente o inadatto ai bisogni del fondo.

Ordinanza Corte di Cassazione

SINDROME DA ALIENAZIONE PARENTALE (PAS) – MANCANZA DI FONDAMENTO DELL’AFFIDO SUPERESCLUSIVO AL PADRE – Cassazione civile, Prima Sezione Civile, Ordinanza n. 13217/2021 del 17.05.21

SINDROME DA ALIENAZIONE PARENTALE (PAS) – MANCANZA DI FONDAMENTO DELL’AFFIDO SUPERESCLUSIVO AL PADRE

Cassazione civile, Prima Sezione Civile, Ordinanza n. 13217/2021 del 17.05.21

Il riferimento alla condotta della madre, tesa ad estraniare la figlia dal padre, riconducibile alla sindrome di alienazione parentale (PAS) e la conflittualità con l’ex partner non appaiono costituire fatti pregiudizievoli per la minore tali da giustificarne l’affido superesclusivo al padre, dovendo invece aver riguardo ad un giudizio prognostico circa le capacità del padre o della madre di crescere ed educare il figlio: capacità di relazione affettiva, attenzione, comprensione, educazione, disponibilità ad un assiduo rapporto, apprezzamento della personalità del genitore, delle sue consuetudini di vita e dell’ambiente che è in grado di offrire al minore.

Ordinanza Corte di Cassazione

CESSIONE DEI CREDITI – EFFICACIA DELLA CESSIONE RIGUARDO AL DEBITORE CEDUTO – Cassazione civile, Seconda Sezione Civile, Ordinanza n. 12611/2021 del 12.05.21

CESSIONE DEI CREDITI – EFFICACIA DELLA CESSIONE RIGUARDO AL DEBITORE CEDUTO

Cassazione civile, Seconda Sezione Civile, Ordinanza n. 12611/2021 del 12.05.21

Il cessionario di un credito che agisca nei confronti del debitore ceduto è tenuto a dare prova unicamente del negozio di cessione, quale atto produttivo di effetti traslativi, e non anche della causa della cessione stessa; né il debitore ceduto, al quale sono indifferenti i vizi inerenti al rapporto causale sottostante, può interferire nei rapporti tra cedente e cessionario, poiché il suo interesse si concreta nel compiere un efficace pagamento liberatorio, con la conseguenza che egli è esclusivamente abilitato ad indagare sull’esistenza e sulla validità estrinseca e formale della cessione. (Nella specie, la S.C. ha dato seguito al principio in un giudizio in cui gli eredi del cedente un credito pecuniario, derivante da un contratto di vendita di un immobile, agivano per ottenere i ratei del credito ceduto che erano stati già corrisposti al cessionario sul presupposto della nullità dell’atto di cessione del credito per violazione del divieto dei patti successori ex art. 458 c.c.).

Ordinanza Corte di Cassazione

Separazione e divorzio – statuizioni economiche – limite della domanda – Cassazione civile, Prima Sezione Civile, Ordinanza n. 11795/2021 del 05.05.21

Separazione e divorzio – statuizioni economiche – limite della domanda

Cassazione civile, Prima Sezione Civile, Ordinanza n. 11795/2021 del 05.05.21

Le statuizioni che regolano gli aspetti economico-patrimoniali tra i coniugi incidono nell’area dei diritti a disponibilità attenuata e soggiacciono alle regole processuali del limite invalicabile della domanda, potendosi configurare come diritto indisponibile solo quello relativo alla parte del contributo economico connotato dalla finalità assistenziale.

Ordinanza Corte di Cassazione

Improponibilità delle domande, basate su una relazione unitaria tra le parti, in giudizi diversi – Cassazione civile, Seconda Sezione Civile, Ordinanza n. 14143/2021 del 24.05.21

Improponibilità delle domande, basate su una relazione unitaria tra le parti, in giudizi diversi

Cassazione civile, Seconda Sezione Civile, Ordinanza n. 14143/2021 del 24.05.21

Le domande relative a diritto di credito, analoghi per oggetto e titolo, in quanto fondati su analoghi, seppur diversi, fatti costitutivi, che tuttavia si inscrivano nell’ambito di una relazione unitaria tra le parti, anche di mero fatto, non possono – a pena di improponibilità della domanda e ferma la possibilità di sua riproposizione in cumulo oggettivo ex art. 104 c.p.c. con tutte le altre domande – essere avanzate in giudizi diversi, salvo che l’attore, secondo un accertamento che compete al giudice di merito, abbia un interesse oggettivo ad azionare in giudizio solo uno ovvero alcuni dei crediti sorti nell’ambito della suddetta relazione unitaria.

Ordinanza Corte di Cassazione

Non clandestinità del possesso ai fini della usucapione – Condizioni – Cassazione civile, Seconda Sezione Civile, Ordinanza n. 11465/2021 del 30.04.21

Non clandestinità del possesso ai fini della usucapione – Condizioni  

Cassazione civile, Seconda Sezione Civile, Ordinanza n. 11465/2021 del 30.04.21

Ai fini dell’usucapione, il requisito della non clandestinità va riferito non agli espedienti che il possessore potrebbe attuare per apparire proprietario, ma al fatto che il possesso sia stato acquistato ed esercitato pubblicamente, cioè in modo visibile a tutti o almeno ad un’apprezzabile ed indistinta generalità di soggetti e non solo dal precedente possessore o da una limitata cerchia di persone che abbiano la possibilità di conoscere la situazione di fatto soltanto grazie al proprio particolare rapporto con quest’ultimo. (Nella specie, la S.C. ha cassato la sentenza di appello che aveva accertato l’avvenuto acquisto per usucapione della proprietà di un dipinto oggetto di furto, che il possessore aveva ricevuto in donazione e tenuto per circa quaranta anni appeso alla parete del salotto della sua abitazione, sul rilievo che il bene, pur collocato in modo conforme alla sua destinazione tipica, non era stato oggetto di possesso pubblico e non clandestino, perché destinato ad essere visibile solo dalla ristretta cerchia di persone che frequentavano la casa).

Ordinanza Corte di Cassazione

Assicurazione sulla vita – Clausola di attribuzione dell’indennizzo a favore degli eredi legittimi (e/o testamentari) – Interpretazione – Ripartizione dell’indennizzo – Quote – Uguaglianza – Cassazione civile, Sezioni Unite, Sentenza n. 11421/2021 del 30.04.21

Assicurazione sulla vita – Clausola di attribuzione dell’indennizzo a favore degli eredi legittimi (e/o testamentari) – Interpretazione – Ripartizione dell’indennizzo – Quote – Uguaglianza

Cassazione civile, Sezioni Unite, Sentenza n. 11421/2021 del 30.04.21

Le Sezioni Unite civili, a risoluzione di contrasto, hanno affermato i seguenti principi in tema di assicurazione sulla vita a favore di un terzo:

– La designazione generica degli “eredi” come beneficiari di un contratto di assicurazione sulla vita, in una delle forme previste dall’art. 1920 c.c., comporta l’acquisto di un diritto proprio ai vantaggi dell’assicurazione da parte di coloro che, al momento della morte dello stipulante, rivestano tale qualità in forza del titolo della astratta delazione indicata all’assicuratore per individuare i creditori della prestazione.

– La designazione generica degli “eredi” come beneficiari di un contratto di assicurazione sulla vita, in difetto di una inequivoca volontà del contraente in senso diverso, non comporta la ripartizione dell’indennizzo tra gli aventi diritto secondo le proporzioni della successione ereditaria, spettando a ciascuno dei creditori, in forza della eadem causa obligandi, una quota uguale dell’indennizzo assicurativo, il cui pagamento ciascuno potrà esigere dall’assicuratore nella rispettiva misura.

– Allorché uno dei beneficiari di un contratto di assicurazione sulla vita premuore al contraente, la prestazione, se il beneficio non sia stato revocato o il contraente non abbia disposto diversamente, deve essere eseguita a favore degli eredi del premorto in proporzione della quota che sarebbe spettata a quest’ultimo.

Sentenza Corte di Cassazione

Risarcimento del danno da perdita del rapporto parentale – Cassazione civile, sezione terza, Sentenza n. 10579/2021 del 17.03.21

Risarcimento del danno da perdita del rapporto parentale

Cassazione civile, sezione terza, Sentenza n. 10579/2021 del 17.03.21

Il danno da perdita del rapporto parentale deve essere liquidato seguendo una tabella basata sul sistema a punti, che preveda, oltre l’adozione del criterio a punto, l’estrazione del valore medio del punto dai precedenti, la modularità e l’elencazione delle circostanze di fatto rilevanti, tra le quali, da indicare come indefettibili, l’età della vittima, l’età del superstite, il grado di parentela e la convivenza, nonché l’indicazione dei relativi punteggi, con la possibilità di applicare sull’importo finale dei correttivi in ragione della particolarità della situazione, salvo che l’eccezionalità del caso non imponga, fornendone adeguata motivazione, una liquidazione del danno senza fare ricorso a tale tabella.

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