IMPRESA FAMILIARE E CONVIVENZA DI FATTO: QUESTIONE DI LEGITTIMITA’ COSTITUZIONALE – Corte di Cassazione, Sez. Unite civili, Ordinanza n. 1900/24 del 18.01.24

IMPRESA FAMILIARE E CONVIVENZA DI FATTO: QUESTIONE DI LEGITTIMITA’ COSTITUZIONALE

Corte di Cassazione, Sez. Unite civili, Ordinanza n. 1900/24 del 18.01.24

La Corte dichiara rilevante e non manifestamente infondata, la questione di legittimità costituzionale dell’art. 230 bis cod. civ. laddove, disponendo, al primo comma che: «il familiare che presta in modo continuativo la sua attività di lavoro nella famiglia o nell’impresa familiare ha diritto al mantenimento secondo la condizione patrimoniale della famiglia e partecipa agli utili dell’impresa familiare ed ai beni acquistati con essi nonché agli incrementi dell’azienda, anche in ordine all’avviamento, in proporzione alla quantità e alla qualità del lavoro prestato» ed indicando, al terzo comma che «ai fini della disposizione di cui al primo comma si intende come familiare il coniuge, i parenti entro il terzo grado, gli affini entro il secondo; per impresa familiare quella cui collaborano il coniuge, i parenti entro il terzo grado, gli affini entro il secondo», non include nel novero familiari il convivente more uxorio.

Ordinanza Corte di Cassazione